Perché la vitamina D è così importante per i bambini
Non appena le giornate si accorciano e la nebbia impedisce ai raggi del sole sempre più deboli di penetrare, iniziano i grandi raffreddori. Allo stesso tempo, sempre più mamme e papà si chiedono se la vitamina D sia davvero così importante come sostengono gli esperti di salute e se una goccia al giorno di un integratore di vitamina D sia davvero sufficiente per rafforzare il sistema immunitario. La risposta è chiara: sì, ma ci sono alcuni punti importanti che dovreste conoscere.
Cosa fa la vitamina D nell'organismo?
La vitamina D è più di una semplice vitamina: agisce come un ormone e influenza molti processi nell'organismo. È particolarmente nota per il suo ruolo nel metabolismo osseo. Aiuta l'organismo ad assorbire il calcio dagli alimenti e a incorporarlo nelle ossa. Senza una quantità sufficiente di vitamina D, l'organismo fatica ad assorbire il calcio e questo indebolisce la struttura ossea a lungo termine.
Anche il sistema immunitario ne trae beneficio: la vitamina D rafforza le difese contro gli agenti patogeni e aiuta a combattere le infezioni. Alcuni studi dimostrano che i bambini con un buon livello di vitamina D soffrono meno spesso di malattie respiratorie.
Una carenza prolungata di vitamina D può causare disturbi. Nei bambini questa carenza può manifestarsi sotto forma di rachitismo, un disturbo della crescita ossea che può causare ossa morbide e deformate. Oggi il rachitismo è raro in Svizzera, ma una carenza latente è molto diffusa, soprattutto nei mesi invernali.
Chi dovrebbe prestare particolare attenzione
Tuttavia, alcuni bambini sono esposti a un rischio maggiore di carenza non solo in inverno, ma durante tutto l'anno. Tra questi vi sono i bambini con carnagione scura, poiché la loro pelle produce vitamina D in modo meno efficiente dalla luce solare. Anche i bambini che trascorrono molto tempo in ambienti chiusi o che in inverno giocano poco all'aperto ricevono una quantità insufficiente di radiazioni UVB per la produzione autonoma .
Inoltre, i bambini in sovrappeso hanno spesso livelli più bassi di vitamina D. Ciò è dovuto al fatto che questa vitamina liposolubile viene immagazzinata nelle cellule adipose e quindi circola in quantità minore nel sangue. Proprio nella fase di crescita è quindi particolarmente importante garantire un apporto sufficiente.
Quanta vitamina D fa bene ai bambini?
La Società Svizzera di Nutrizione (SSN) fornisce raccomandazioni chiare sull'apporto di vitamina D. Per i neonati fino a un anno di età, la dose giornaliera raccomandata è di 400 UI (unità internazionali, una misura dell'attività biologica di una vitamina. 600 UI di vitamina D corrispondono a circa 15 microgrammi). Questa quantità è generalmente coperta da gocce di vitamina D standardizzate, somministrate quotidianamente dalla nascita.
In Svizzera, tra ottobre e marzo l'irraggiamento solare spesso non è sufficiente per produrre una quantità adeguata di vitamina D.
A partire dal primo compleanno, il fabbisogno sale a 600 UI al giorno. Ciò corrisponde all'incirca a una goccia di un comune preparato. La maggior parte dei bambini non raggiunge questa quantità solo attraverso l'alimentazione. Anche trascorrendo regolarmente del tempo all'aria aperta, nei mesi invernali è difficile coprire il fabbisogno, poiché l'intensità del sole è troppo bassa.
Solo un esame del sangue può stabilire se un bambino riceve un apporto adeguato. Tuttavia, tale esame è consigliato solo in caso di sospetto concreto di carenza. Nella maggior parte dei casi è sufficiente attenersi alle raccomandazioni generali relative all'integrazione.
Come i bambini assumono la vitamina D
La maggior parte della vitamina D viene prodotta nella pelle grazie all'esposizione alla luce solare. Tuttavia, in Svizzera, tra ottobre e marzo l'irraggiamento solare spesso non è sufficiente per produrre una quantità adeguata di vitamina D. Anche chi trascorre molto tempo al chiuso o si protegge sempre con la crema solare produce meno vitamina D.
Inoltre, la vitamina D è presente in pochi alimenti, come il pesce grasso (ad esempio salmone o sardine), le uova, il fegato o prodotti arricchiti come la margarina o il latte vegetale. Tuttavia, questi alimenti non suscitano grande entusiasmo nella maggior parte dei bambini. Ma non è un problema, perché anche un'alimentazione equilibrata fornisce solo una piccola parte del fabbisogno giornaliero.
Per questo motivo, in Svizzera l'integrazione è raccomandata di norma nei neonati. Per i bambini più grandi vale quanto segue: chi sta poco all'aria aperta, mangia raramente pesce grasso e in inverno vede pochissimo il sole, spesso trae beneficio da un'integrazione. È consigliabile consultare il pediatra.
- Uscire all'aperto: giocare all'apertoogni giorno per 15-30 minuti, anche quando fa freddo. Lasciare scoperto il viso e le mani.
- Niente vitamina D dietro i vetri: la luce del sole che entra dalla finestra non è sufficiente. Il corpo non produce vitamina D sul davanzale della finestra.
- Crema solare con moderazione: applicare la crema è importante, ma in caso di esposizione breve (meno di 30 minuti) è possibile lasciare la pelle scoperta per consentire la produzione di vitamina D.
- Sfruttare le fonti di vitamina D: ad esempio salmone, tuorlo d'uovo o funghi (in particolare champignon).
- Somministrare gocce di vitamina D: durante i mesi invernali (da ottobre a marzo). Per i bambini utilizzare solo preparati a base di olio senza alcool.
- Sfruttare il sole invernale: fare il pieno di solein montagna aiuta a ricaricare le batterie.
- Controllare i valori ematici: in caso di incertezza o fattori di rischio, può essere utile effettuare un controllo.





