La fiducia come chiave per l'apprendimento delle relazioni
Di chi vi fidate? Con chi vi sentite compresi, sicuri e visti? Si tratta forse di un amico intimo, di un familiare o di qualcuno del vostro ambiente professionale? La fiducia è al centro di ogni relazione, sia nella vita privata, sia sul lavoro o, forse, in modo più influente, in classe.
Quando parliamo di scuola, spesso pensiamo ai programmi di studio, ai voti o ai programmi di sostegno. Ma tutto questo è efficace solo se le basi sono corrette: il rapporto tra bambino e insegnante. La fiducia è la chiave di volta, perché l'apprendimento richiede coraggio: il coraggio di sbagliare, di fare domande e di affrontare le sfide. Senza fiducia, questa base viene a mancare.
L'ingrediente più importante per la fiducia in una squadra - e questo vale anche per l'associazione di classe - è la sicurezza psicologica. La famosa squadra acrobatica dei «Blue Angels» ne è un esempio lampante. Alla domanda su come facciano a raggiungere un livello così alto di fiducia durante le loro audaci manovre aeree, i piloti hanno risposto: «Ci fidiamo l'uno dell'altro perché ci conosciamo molto bene».
Conoscersi bene è di fondamentale importanza anche a scuola. Gli insegnanti devono vedere i bambini non solo nel loro ruolo di alunni, ma come persone con tutti i loro punti di forza, debolezze, gioie e preoccupazioni. Allo stesso modo, i bambini devono sentirsi accettati nella loro individualità.
L'apprendimento richiede il coraggio di commettere errori, porre domande e affrontare le sfide. Senza fiducia, questa base viene a mancare.
Responsabilità della direzione scolastica
Ma come si può costruire questa fiducia nella frenetica giornata scolastica? È qui che la direzione scolastica svolge un ruolo decisivo. Essi stanno già tracciando la rotta ora, nella fase di pianificazione del nuovo anno scolastico. Il loro compito è quello di mettere insieme le risorse in modo saggio e di creare un contesto che si concentri sulle relazioni di apprendimento.
Un approccio importante è quello di avere classi accompagnate dal minor numero possibile di persone. In questo modo si riducono al minimo le interruzioni delle relazioni e gli insegnanti hanno il tempo di conoscere veramente i bambini. Se i dipendenti sono impiegati in diverse scuole o in diverse classi contemporaneamente, spesso non c'è spazio per questo intenso lavoro di relazione. Una buona gestione scolastica garantisce che queste sfide vengano affrontate in modo proattivo.
Un graffito è impresso sul muro della nostra palestra: «Ognuno è così com'è». Questa frase, scritta dai bambini della nostra scuola, è diventata il principio guida dell'anno scolastico. È più di un motto: è un atteggiamento che caratterizza i nostri pensieri e le nostre azioni. Vogliamo che ogni bambino si senta visto, protetto e accolto. Tuttavia, sono necessarie misure concrete per garantire che questo atteggiamento non sia solo un bel pensiero. La salute mentale è una delle basi fondamentali per questo.
Quest'anno scolastico abbiamo quindi iniziato a sviluppare ulteriormente la nostra cultura scolastica con il programma «MindMatters ». Questo programma basato su basi scientifiche, originariamente sviluppato in Australia, viene ora implementato con successo anche in Svizzera. È strettamente legato al Curriculum 21 e ci aiuta a promuovere il benessere dell'intera comunità scolastica. Grazie a materiali pratici e a un'attenzione particolare allo sviluppo della scuola, stiamo trasformando la scuola in un luogo in cui tutti si sentono sicuri e apprezzati.
Il tempo che investiamo per conoscere i bambini non è tempo perso.
La compassione deve essere incoraggiata
Finora le lezioni sul tema «Emozioni e autogestione» sono state al centro dell'attenzione. Gli alunni imparano a comprendere le proprie emozioni, a gestire lo stress e le sfide e a sviluppare un atteggiamento interiore positivo. Queste abilità non solo rafforzano la loro resistenza, ma anche la loro capacità di interagire con fiducia e in modo costruttivo con gli altri.
Attualmente ci stiamo concentrando sul tema della «compassione». Esercizi e giochi promuovono l'empatia dei bambini e li aiutano a creare relazioni in modo consapevole e apprezzabile. Entro l'estate del 2025, il programma sarà completato dai temi «capacità decisionale» e «capacità relazionale». In questo modo, insegniamo competenze importanti per una coesistenza di successo a lungo termine.
Perché è così importante? Un bambino mentalmente sano non solo può concentrarsi meglio sulle lezioni, ma può anche comunicare con gli altri, risolvere i conflitti e superare le sfide. La scuola svolge un ruolo fondamentale in questo senso. Insieme alle famiglie, creiamo un ambiente in cui i bambini non solo imparano, ma crescono anche dal punto di vista emotivo, sociale e personale.
Siamo fortemente impegnati in questo sviluppo. Il nostro obiettivo è dare ai bambini gli strumenti necessari per realizzare i loro sogni e condurre una vita felice. Insieme agli alunni, ai genitori e a tutta la comunità, vogliamo creare un luogo caratterizzato da rispetto, attenzione e tolleranza.
Un appello per le priorità
Le scuole sono sottoposte a molte pressioni: a livello sociale, organizzativo e pedagogico. Ma nonostante la complessità, non bisogna perdere di vista una cosa: Le relazioni di apprendimento sono il cuore della scuola. Il tempo che investiamo per conoscere i bambini non è tempo perso. È la chiave per costruire la fiducia, ispirare l'amore per l'apprendimento e consentire il successo scolastico a lungo termine.
Quando la direzione della scuola, i genitori e gli insegnanti si conoscono bene, si crea una comunità che mette il bambino al centro.
La direzione della scuola, gli insegnanti e i genitori condividono la responsabilità. Utilizzando le risorse in modo saggio, stabilendo priorità chiare e puntando sulla fiducia, creiamo le condizioni migliori per gli studenti. Alla fine, non sono solo i programmi o i concetti a fare una scuola, ma le relazioni.
Quando la direzione della scuola, gli insegnanti e i genitori si conoscono bene e si fidano l'uno dell'altro, si crea una comunità che mette al centro ogni bambino. Continuiamo insieme su questa strada, per bambini forti e una scuola forte.