«C'è solo una cosa da fare: esercitarsi!».
Signora Degener, dopo le vacanze estive gli scolari tornano in strada. Cosa rende sicuro il viaggio verso la scuola?
Questo dipende da diversi fattori. Il bambino cammina sul marciapiede, su un sentiero asfaltato o su un sentiero battuto? Attraversa strade, ci sono semafori o isole centrali? I bambini non sono in grado di valutare correttamente i pericoli del traffico stradale fino a circa nove anni.

Perché no?
Sono più affascinati da camion, ambulanze con luci blu lampeggianti o trattori che dal pericolo. I bambini si distraggono facilmente a causa del loro sviluppo. Se la compagna di scuola dall'altra parte della strada saluta, ha tutta la loro attenzione. I nostri istruttori del traffico notano sempre che molti di loro ripetono con impazienza la sequenza secondo le istruzioni - «aspetta, aspetta, aspetta, corri» - ma a un esame più attento si scopre che i loro occhi stanno vagando.
Cosa possono fare i genitori per garantire la loro sicurezza?
C'è solo una cosa da fare: esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi. I bambini dovrebbero essere accompagnati per strada da chi li accudisce già prima di iniziare la scuola materna. È importante camminare il più spesso possibile invece di far salire i bambini in macchina. Discutete insieme dove e come attraversare le strade: cosa vede il bambino? Quanto tempo ha a disposizione l'auto fino all'attraversamento pedonale? Qual è la sua valutazione: aspettare o camminare?
L'interiorizzazione delle regole di sicurezza richiede anni di pratica e di guida. Tuttavia, accompagnare un bambino non significa semplicemente guidarlo nel traffico. Il «lavoro», la valutazione della situazione, deve essere svolto dal bambino stesso. Gli adulti sono osservatori e intervengono solo quando è necessario evitare il pericolo.
Segnalate i percorsi pericolosi per raggiungere la scuola!
Potete trovare maggiori informazioni qui.