5 consigli su come i genitori possono educare i propri figli in modo adeguato al loro sesso
1. mettere in discussione i propri pregiudizi
Vostro figlio vuole dipingersi le unghie e gli piace il rosa? Perché no! Probabilmente non è né gay né nato nel corpo sbagliato (e anche se lo fosse, si spera che gli piaccia lo stesso), ma è creativo e desideroso di sperimentare.
2. mettere da parte le paure
Perché non lasciate che il bambino vada al parco giochi con un vestito da principessa, se lo desidera? Certo, è molto probabile che venga preso in giro. Ma innanzitutto non possiamo proteggere i nostri figli da ogni esperienza spiacevole. In secondo luogo, una spiegazione è molto più utile di un divieto. In questo modo, il bambino può decidere da solo se la sua individualità è importante per lui o se preferisce essere come tutti gli altri. Un bambino a cui viene semplicemente proibito di indossare un vestito perché è un maschio può fare ben poco con questa spiegazione.
3. evitare affermazioni stereotipate
A volte si è tentati di confortare la propria figlia dicendole che, in quanto ragazza, ha altri talenti oltre alla matematica , quando ha ripetutamente problemi con i voti. Sentirsi dire che si hanno determinati deficit perché si appartiene a un genere o all'altro rafforza le idee stereotipate. Perché vostra figlia dovrebbe sforzarsi se non è in grado di farlo comunque? È meglio sedersi con la propria figlia e scoprire esattamente qual è il problema.
4. mettere in discussione i pregiudizi dei vostri figli
«Non indossa mai le gonne e non ha le Barbie, ma non credo che sia gay!». (Dichiarazione della figlia dell'autrice, di circa cinque anni, a proposito di un compagno d'asilo). Naturalmente si può ridere di un'affermazione del genere. Ma sarebbe meglio chiedere perché la bambina pensa che sia così insolito che una bambina non porti le gonne, se valuta questo fatto in qualche modo e, se sì, perché.
Il principe Rapunzel lascia uscire i suoi lunghi capelli dalla finestra e la principessa vi si arrampica.
5. essere creativi
Scambiate i generi quando leggete ad alta voce o raccontate storie. Il principe Raperonzolo lascia uscire i suoi lunghi capelli dalla finestra e la principessa vi si arrampica. O meglio ancora: inventate una storia tutta vostra in cui bambine e bambini non si comportano in modo stereotipato. E se date alla coraggiosa supereroina il nome di vostra figlia o al generoso ed empatico ragazzino il nome di vostro figlio, nasceranno sicuramente delle conversazioni appassionanti.