Pubertà: il nostro tema di ottobre
La pubertà", scrive la filosofa Barbara Bleisch nel suo splendido libro «Mitte des Lebens», «è il momento in cui gli «errori di smistamento» nella casa condivisa diventano più frequenti: I capi di biancheria, le magliette e i maglioni non possono più essere assegnati chiaramente e finiscono sempre più spesso nel guardaroba sbagliato. Il mondo del bambino comincia a convergere sempre più con quello dei genitori, almeno per quanto riguarda le questioni quotidiane - porzioni di cibo, numeri di scarpe, esigenze di sonno - prima che le realtà condivise si allontanino di nuovo».
Nel percorso verso l'indipendenza, le persone coinvolte a volte faticano ad adattarsi. «I giovani che non sono ancora cresciuti del tutto ricadono in comportamenti infantili. Oppure i genitori dimenticano che affidare le responsabilità significa anche rinunciare al controllo», afferma il pediatra Oskar Jenni. Spesso il bambino non è responsabile dei conflitti che nascono. La pubertà è un periodo di costante sovraccarico: il cervello e il corpo sono in uno stato di emergenza.
La ricerca di se stessi mette alla prova e a volte travolge coloro che li circondano, soprattutto i genitori. Devono fare i conti con il fatto che il figlio sta diventando emotivamente più indipendente. E vengono demistificati nel loro ruolo: gli eroi diventano persone normali con punti di forza e debolezze. Infine, la pubertà dei bambini mette i genitori di fronte a un fatto brutale: si invecchia e si deve far posto a una nuova generazione. E presto non ci sarà più bisogno di loro.

Il dossier «Pubertà» di Virginia Nolan si propone di aiutare madri e padri a classificare e comprendere meglio i fenomeni tipici della pubertà. La nostra autrice mostra perché il rapporto tra genitori e figli cambia in modo così radicale durante la pubertà. E spiega cosa gli adolescenti hanno particolarmente bisogno dei genitori in questa fase della vita. Per esempio, frasi come queste: «Anche quando tutto cambia, quando tutto è stressante, io ci sono! Sono sempre lì per te e ti sostengo in tutta la confusione. Ti voglio bene, qualunque cosa accada».
Cordiali saluti,
Distinti saluti, Nik Niethammer