«L'educazione inizia praticamente dalla nascita».

Signora Cimerman Sitar, l'app «Das bin ich!» mira a promuovere un'educazione sessuale efficace. Come affronta l'argomento?

Il corpo è una fonte di fascino per i bambini fin dalla più tenera età: come funziona? È simile a quello degli altri? Come arrivano i bambini nel grembo materno? I bambini fanno molte domande, ma non tutti gli adulti hanno imparato a parlare di questi argomenti in modo naturale. È qui che entra in gioco la nostra offerta. L'app è rivolta ai bambini, ma l'idea è quella di incoraggiare un dialogo condiviso. I contenuti sono suddivisi in tre fasce d'età - rispettivamente dai 4 ai 6, dai 7 ai 9 e dai 10 ai 12 anni - ed esplorano i temi del corpo, dell'amore, della sessualità e dell'identità.

Vengono affrontati temi come la gestione delle emozioni, la percezione del proprio corpo e l'identità sessuale, oltre a questioni come l'uguaglianza di genere e il rispetto della diversità. Le informazioni si basano su fatti scientifici e sono integrate da illustrazioni, animazioni e registrazioni audio per rendere la navigazione divertente. È disponibile anche materiale aggiuntivo per l'app.

E cioè?

Un e-book per bambini che riprende i contenuti dell'app e un manuale per genitori, assistenti e professionisti dell'istruzione. È stato pensato per aiutarli a fornire ai bambini una guida adeguata all'età e sensibile sull'educazione sessuale nella vita quotidiana. L'educazione sessuale inizia praticamente dalla nascita, ad esempio quando nominiamo correttamente le parti del corpo o aiutiamo i bambini a classificare i loro sentimenti verbalizzandoli. La scienza dimostra quanto sia importante che i bambini parlino apertamente con chi li accudisce in questo contesto. In questo modo creiamo una base che incoraggerà il bambino a rivolgersi a noi con fiducia, anche in situazioni difficili.

Chi c'è dietro l'offerta?

È stato sviluppato nell'ambito di un progetto Erasmus+ che mira a promuovere l'innovazione nell'educazione e nel lavoro con i giovani ed è sostenuto dalla Commissione europea. Al progetto hanno contribuito educatori sessuali, scienziati sociali, insegnanti, organizzazioni di genitori e agenzie specializzate di nove Paesi dell'UE. Tutto il materiale è gratuito.