«Il bisogno delle famiglie è diventato più acuto e più grande».
Signora Weber, a chi si rivolge il servizio di consulenza dell'IKS?
Il nostro servizio è gratuito e si rivolge alle famiglie in cui un genitore è malato di mente. Tuttavia, possiamo essere contattati anche da persone vicine a queste famiglie o da professionisti come gli insegnanti del bambino. Il nostro lavoro si concentra sempre sul benessere dei bambini interessati: di cosa hanno bisogno in questa situazione?
Nel 2017, iks ha lanciato un servizio di consulenza online. Nel 2020 è stato aggiunto un centro di consulenza a Winterthur e lo scorso settembre uno a Stäfa ZH. I problemi di salute mentale sono aumentati tra la popolazione?
L'anno scorso il numero di richieste di informazioni che abbiamo ricevuto è raddoppiato, e ciò è dovuto all'espansione dei nostri servizi, ma anche alla pandemia. Le famiglie che erano già in difficoltà prima del coronavirus sono ora sovraccariche. Il bisogno è diventato più acuto e più grande. Questo ha portato a un aumento dei disturbi o delle malattie mentali. Molti dei nostri clienti descrivono anche situazioni molto complesse, in cui il comportamento suicida o la violenza domestica sono un problema.
In che modo iks aiuta queste famiglie?
Offriamo consulenza psicosociale con un approccio sistemico, in cui analizziamo innanzitutto ciò di cui ogni membro della famiglia ha più bisogno. Forse il bambino ha bisogno di un luogo dove parlare delle sue preoccupazioni e paure, forse la madre ha bisogno di una terapia o di un sostegno a casa per aiutarla ad affrontare la vita quotidiana. Non solo forniamo informazioni sui servizi pertinenti, ma aiutiamo anche a contattare gli esperti, a fissare appuntamenti e così via. Alcune famiglie si rivolgono a noi solo due o tre volte e possono ricontattarci in seguito. Altre vengono accompagnate per mesi.
Tutti i servizi di consulenza e le informazioni sulla malattia mentale in famiglia sono disponibili all'indirizzo: www.kinderseele.ch
