Perché l'alfabetizzazione mediatica è più importante che mai

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Perché l'alfabetizzazione mediatica è più importante che mai

Uno studio mostra come si è sviluppato l'uso dei media digitali da parte dei giovani negli ultimi dieci anni.
Testo: Michele In Albon

Immagine: Fabio Principe / Alamy Stock Photo


In collaborazione con Swisscom

Guardando indietro, è sorprendente la rapidità con cui è cambiato il nostro consumo di media negli ultimi dieci anni. Dico volutamente: il nostro. Non sono solo i giovani a sfruttare intensamente le opportunità offerte dalla digitalizzazione, ma anche noi adulti.

Il numero di servizi e applicazioni è cresciuto parallelamente al rapido sviluppo tecnologico. Oggi è possibile accedere a qualsiasi servizio di informazione e intrattenimento in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Netflix e Spotify sono parte integrante della cultura giovanile.

Le app installate su uno smartphone oggi sono anche un'espressione individuale della personalità. È questa la conclusione a cui sono giunti in un nuovo rapporto gli autori degli studi «JAMES» della ZHAW, che dal 2010 monitorano il comportamento mediatico dei giovani in Svizzera.

Buone notizie per tutti i pessimisti culturali: la frequenza con cui i giovani leggono libri è rimasta stabile negli ultimi dieci anni.

Tuttavia, questo sviluppo positivo è accompagnato da una grande confusione: quali interessi economici ed eventualmente politici si celano dietro un'app? A cosa vado incontro quando la uso? L'offerta cambia rapidamente e richiede ai giovani un alto livello di alfabetizzazione mediatica. I genitori e le scuole sono chiamati a fornire il supporto e la formazione necessari.

I ruoli di genere sono meno importanti

«JAMESfocus 2022» mostra anche che il cosiddetto gender shift - le differenze di genere nel comportamento dei giovani tra i 12 e i 19 anni - sta diventando sempre più piccolo. Si tratta di uno sviluppo incoraggiante.

Il tipo di utilizzo è caratterizzato sempre meno dai ruoli di genere e più dalle preferenze personali. Tuttavia, i ragazzi e i giovani uomini giocano ancora molto di più ai videogiochi rispetto alle ragazze e alle giovani donne. Tuttavia, questo probabilmente ha più a che fare con l'offerta, che non è molto attraente per molte donne. L'industria potrebbe dare prova di maggiore innovazione e creatività.

Sebbene il tempo trascorso online dai giovani sia molto stabile, intorno alle 2,5 ore al giorno (con un certo aumento durante la pandemia), noi genitori notiamo ogni giorno che le conversazioni in famiglia sono sempre più interrotte da suoni di promemoria, avvisi o clip di Tiktok. Noi genitori dobbiamo quindi continuare a lavorare per trovare un equilibrio tra i media e il tempo dedicato alla famiglia.

Per tutti i pessimisti culturali, alla fine c'è una buona notizia: la frequenza con cui i giovani leggono libri è rimasta stabile negli ultimi dieci anni. Ciò significa che i libri continuano a resistere al fascino della digitalizzazione. Ben il 25% dei giovani prende regolarmente in mano un libro, proprio come dieci anni fa.

Media forti

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Questo testo è stato pubblicato originariamente in lingua tedesca ed è stato tradotto automaticamente con l'ausilio dell'intelligenza artificiale. Vi preghiamo di segnalarci eventuali errori o ambiguità nel testo: feedback@fritzundfraenzi.ch