«Le madri non sposate corrono grandi rischi»
Signor Christen, lei ha studiato come le biografie lavorative e le forme di famiglia influiscono sul divario pensionistico tra i sessi. Quali sono i suoi risultati?
Abbiamo stabilito che il divario pensionistico tra i sessi, cioè la differenza di pensioni tra i due sessi, è in gran parte il risultato di una differenza di carico di lavoro. I modelli di ruolo sono molto evidenti: In media, le madri lavorano circa 40 punti percentuali in meno rispetto ai padri, ma svolgono più lavoro in famiglia. Colpisce anche il fatto che spesso le madri non tornano più a lavorare a tempo pieno dopo una riduzione dell'orario di lavoro, anche quando i figli sono cresciuti e si sono trasferiti. Anche il boom delle convivenze rappresenta un rischio pensionistico crescente per le donne.

Come sta emergendo?
In Svizzera, una coppia su cinque con figli di età inferiore ai cinque anni non è sposata. Con un carico di lavoro medio del 58%, le madri delle coppie conviventi lavorano più delle madri sposate (45%), ma comunque molto meno dei padri, che lavorano in media per il 90%. Le madri non sposate si espongono quindi a un rischio da non sottovalutare: Se una coppia si separa o il partner muore, si trovano ad affrontare grandi sfide in termini di previdenza.
Cosa possono fare le madri non sposate per proteggersi meglio?
Per i genitori non sposati è particolarmente importante considerare la propria situazione pensionistica. Il nostro sondaggio mostra che solo pochi lo fanno. Spesso ha più senso, dal punto di vista finanziario, sposarsi. Ma le persone non sposate hanno anche la possibilità di mitigare i maggiori rischi pensionistici. Nell'ambito della previdenza professionale, ad esempio, dovreste chiarire se il fondo pensione pagherà una rendita anche al partner convivente in caso di morte e se è necessaria la registrazione. È inoltre possibile stipulare un'assicurazione del 3° pilastro, ad esempio stipulando un'assicurazione privata sulla vita o facendo risparmiare o investire il partner con il reddito più alto a favore del partner che si occupa dei figli. Inoltre, per rendere vincolanti tali misure è necessario stipulare un contratto di convivenza.