L'alfabetizzazione mediatica è un compito educativo

Su Internet si trovano molte informazioni sul coronavirus. E molte voci. Da dove viene il Covid-19? Quanto è grave il virus per i bambini? Quanto una maschera protegge dall'infezione? Alcune notizie incutono timore, altre confondono. Quali sono i fatti e quali i falsi?
In tempi di discussioni accese e spesso prive di fatti, è sempre più evidente che l'alfabetizzazione mediatica è un compito educativo sempre più importante per i genitori (e le scuole).
La buona notizia: secondo lo studio James 2018, circa due terzi dei giovani si interessano all'attualità. La stragrande maggioranza ottiene informazioni parlando di persona con amici e familiari. Poco meno del 60% ottiene informazioni tramite i social media, mentre sono importanti anche i portali video come YouTube e i motori di ricerca come Google. La TV e la radio sono fonti di informazione solo per un terzo dei giovani, ma diventano più importanti con l'avanzare dell'età.
I social media sono diffusori di fake news. Molti giovani sembrano esserne consapevoli: Internet è considerato la fonte di notizie meno credibile. La TV e la radio sono in testa.

Sviluppare una sensibilità per le fonti buone e cattive

È un compito importante per i genitori educare gli adolescenti a un consumo responsabile e consapevole dei media. Gli esperti concordano: demonizzare o addirittura vietare i social media non è molto utile. Fanno parte dell'ambiente dei bambini e dei giovani. Ma la discussione sui contenuti dubbi è importante.
Se c'è disaccordo sulla veridicità di una notizia, ricercare insieme i fatti sotto forma di un divertente lavoro investigativo può aiutare a sviluppare il senso delle fonti buone e cattive. I genitori non dovrebbero insistere sul loro punto di vista, ma cercare di trovare la verità insieme ai figli.
Infine, ma non per questo meno importante, è utile che in casa ci sia un giornale rispettabile, che i ragazzi guardano volentieri man mano che crescono. Può costare qualcosa, ma è un buon investimento per i futuri elettori del nostro Paese.

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