Cosa è più importante: il mondo reale o quello virtuale?
Cos'è più prezioso: il contatto fisico o quello virtuale? La maggior parte degli adulti risponde senza esitazione: stare insieme di persona è sicuramente meglio! A molti quindi non piacerà questa affermazione, ma credo che dipenda.
Bambini e adolescenti passano dal mondo reale a quello virtuale con una nonchalance mozzafiato. Prima giocano a calcio per due ore, poi il gruppo smonta le tende al parco giochi e tutti si precipitano a casa per giocare in gruppo a Fortnite 15 minuti dopo. La conversazione riprende praticamente allo stesso punto: il passaggio alla comunicazione virtuale è apparentemente un problema solo per i genitori.
I giovani possono talvolta trovare stressante il contatto fisico con altre persone.
Noi genitori dovremmo rispettare il fatto che i bambini e i giovani non si preoccupano se una conversazione avviene in chat o faccia a faccia. Questo dimostra la flessibilità della giovane generazione. È ovvio che sfruttano il meglio di entrambi i mondi - e perché non dovrebbero farlo?
Come adulto, tuttavia, so anche per esperienza personale che i giovani possono talvolta trovare stressante il contatto fisico con altre persone. Il corpo cambia durante la pubertà, ci si sente insicuri, impacciati e non si sa bene cosa dire spontaneamente.
Di conseguenza, i giovani sono talvolta più rilassati quando possono comunicare su uno schermo. C'è uno studio interessante, anche se un po' datato, dell'Istituto tedesco Allensbach per la ricerca sull'opinione pubblica: nel 2009, solo il 36% dei giovani tra i 14 e i 19 anni considerava le conversazioni faccia a faccia come la forma più piacevole di conversazione.
I genitori dovrebbero reagire a un ritiro nel mondo virtuale
Fa parte di ogni vecchia generazione percepire la gioventù attuale come indisciplinata e ribelle. Questa musica, lo stile di abbigliamento, la mancanza di motivazione! E poi: la loro comunicazione.
Dovremmo accettare il fatto che per gli adolescenti gli incontri virtuali e reali sono ugualmente importanti e fanno parte della cultura giovanile.
È rassicurante sapere che i nostri genitori devono aver provato la stessa cosa per noi. Tuttavia, non ci solleva dalla responsabilità di riconoscere le sottili differenze e i rischi e di reagire in modo appropriato.
I genitori dovrebbero cercare il dialogo, soprattutto se i bambini o i ragazzi si ritirano principalmente nel mondo virtuale. Dopo tutto, il contatto reale con altre persone a questa età è un'importante palestra per sviluppare e consolidare le competenze sociali. Allo stesso tempo, dovremmo rilassarci e accettare il fatto che per gli adolescenti gli incontri virtuali e reali hanno lo stesso valore e fanno parte della cultura giovanile.