Una cosa va sempre storta

Qualcuno che dovrebbe saperlo, almeno per la nostra editorialista Michèle Binswanger: sua nonna.

Vale la pena ascoltare le nonne, anche se a volte parlano un po' troppo. Ne vale la pena perché hanno vissuto molte più esperienze e quindi hanno una prospettiva diversa. La mia nonna preferita in questo senso è stata quella di Glarona. Quando ci sedevamo al suo tavolo da pranzo e mangiavamo i suoi spaetzli e l'arrosto, e poi per il caffè, a un certo punto tutti si alzavano e andavano per i fatti loro. Io restavo seduta ad ascoltarla.

La sua vita non era stata complicata per gli standard odierni: era cresciuta a Lucerna, si era formata a Ginevra, aveva sposato un uomo di Glarona, si era trasferita da lui negli anni tra le due guerre, aveva allevato sei figli. All'epoca, in quanto cattolica, era accolta con grande sospetto nella città protestante. Una nuova arrivata, poteva essere abbastanza capace, poteva inserirsi nel cantone di montagna? Si adattò e, a novant'anni, era ancora seduta nella sua casa di Rathausplatz, ormai glaronese a tutti gli effetti, e raccontava a me, madre dei suoi pronipoti, del passato. E ho pensato a quanto sia diverso il nostro modo di vivere oggi, a quanto sia cambiato da allora.

«Sospettavo che ci fosse una grande verità nelle sue parole».

Michèle Binswanger

Beh, non tutto è cambiato. Mia nonna a Glarona non avrà viaggiato in tutto il mondo come fanno le persone di oggi, la realizzazione personale non era un'opzione, né lo era uscire dalla vita che era destinata a condurre. Eppure aveva fatto il suo viaggio, non privo di emozioni, e ne aveva distillato una lezione di vita che mi ha trasmesso e che mi accompagna ancora oggi. «Una cosa è sempre pazza», diceva a volte parlando dei suoi figli e dei loro destini. «Una cosa è sempre folle».

All'epoca ero latentemente in bilico, con due bambini piccoli, alle prese con un lavoro, una relazione e tutto il resto, e quindi naturalmente avrei preferito sentirmi dire che tutto questo sarebbe presto finito, che la vita avrebbe trovato il suo letto come un fiume calmo e sarebbe fluita tranquillamente. Ma sospettavo che ci fosse una grande verità nelle sue parole. E oggi credo che non si riferisse solo alla sua grande famiglia, psicologicamente complicata. Perché la frase si applica a tutte le famiglie: «Una cosa va sempre storta».

A volte sono i figli che non riuscite a capire, a volte è il vostro partner o i vostri genitori o fratelli. A volte sei tu stesso pazzo e a volte è difficile capire chi è esattamente pazzo. Ma ho trovato la sua intuizione confortante; lei, che aveva già vissuto così tante esperienze, doveva saperlo. Tutti vogliono sempre fare tutto al meglio e nel modo giusto. A volte funziona, ma non è la norma. La normalità è che ci sono dei problemi. Una cosa va sempre storta. E se, per caso, non è questo il caso, non bisogna dimenticare che si tratta di un'eccezione.


Michèle Binswanger
Laureata in filosofia, Michèle Binswanger è giornalista e autrice. Scrive su temi sociali, è madre di due figli e vive a Basilea.


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