«Tablet nella scuola primaria? Ne ho una visione critica!».
"Sono mamma di un bambino dell'asilo e di uno di terza elementare. Quando mio figlio maggiore è tornato a casa in prima elementare e mi ha detto che stava lavorando al computer in classe, sono rimasta stupita. Proprio perché noi genitori non eravamo stati informati. Gli alunni si esercitavano in matematica al computer. Non mi piaceva il fatto che non lo usassero solo come strumento di lavoro: Chi finiva in fretta la matematica poteva giocare al computer. Il computer veniva usato anche in seconda elementare, non sempre, ma regolarmente.
Questo per me è in controtendenza, perché a casa tengo i bambini lontani dai media digitali, almeno per ora. Non sono un'ignorante, anch'io uso questi dispositivi. Ma ho una visione critica di come i bambini li usano.Come possiamo aspettarci che usino i media digitali con moderazione quando anche gli adulti non riescono a mettere giù il cellulare? Un giovane ha bisogno di un certo livello di maturità per poter resistere a questa attrazione con il necessario vigore. Non credo che lo raggiungano prima dei dieci o dodici anni.
Spesso partecipo a corsi di formazione per genitori. Vedo madri e padri che riferiscono di non riuscire a staccare i loro figli di dieci anni dallo schermo. Credo che un atteggiamento coerente da parte dei genitori possa contrastare questo fenomeno. Tuttavia, è difficile quando la scuola mina ciò che è importante per voi.
«I dispositivi privano i bambini di importanti esperienze motorie e sensoriali».
È normale che quando scuola e genitori lavorano insieme sorgano dei conflitti. Diventa difficile quando si tratta di valori fondamentali, e per me questo include l'uso dei media digitali.
Il nostro comune sta progettando di dotare la scuola primaria di iPad. Ritengo che questo sia inopportuno perché i dispositivi privano i bambini di preziose esperienze sensoriali e di motricità fine. Sappiamo anche che i display a LED possono portare a un'eccessiva stimolazione, che non è certo la cosa migliore per i bambini che hanno già difficoltà a stare fermi.
Mio figlio maggiore frequenta la Scuola Steiner dal nuovo anno scolastico. Per me è un sollievo che i media digitali siano esplicitamente vietati, almeno alle elementari. Questo mi dà più sostegno come mamma. Naturalmente, in seguito permetterò ai miei figli di usare il computer. Se si discuterà anche di giochi, troveremo una soluzione".
Questo testo è tratto dal dossier «La rivoluzione digitale in classe».
Per saperne di più:
- Digitale Schule: Wo steht die Schweiz und wohin bewegen wir uns? Wo hakt es noch? Alles, was Eltern wissen sollten.
- Was steht im Lehrplan 21 zum neuen Modul Medien und Informatik?
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- «Die Schule sollte besser aufklären», meint dieser Vater zum Thema Medienbildung.