Signor Plüss, i bambini soffrono per la loro elevata sensibilità?
Signor Plüss, come posso sapere se sono altamente sensibile?
Il modo più comune è quello di compilare un test: un questionario basato sull'autovalutazione; nel caso dei bambini piccoli, basato sulla valutazione dei genitori. Il questionario fornisce un risultato indicativo. Per una valutazione più precisa sono necessari ulteriori colloqui e chiarimenti.
Come si spiega il concetto di alta sensibilità?
L'alta sensibilità è la forte espressione di un tratto della personalità, ovvero la capacità di percepire l'ambiente e di elaborare le impressioni. Tutti sono sensibili, ma il fattore decisivo è il grado di alta sensibilità. Alta sensibilità non è la stessa cosa di molto sensibile. Secondo le nostre ricerche, le persone possono essere suddivise in tre categorie di sensibilità. Ci sono persone con una sensibilità media, pari a circa il 41-47% di tutte le persone. Un altro 20-35% è generalmente meno sensibile e il 25-35% è altamente sensibile.
Quasi tutti i soggetti colpiti riferiscono che sapere di essere altamente sensibili è un sollievo.
Questo è molto comprensibile. Questo risultato può aiutarvi a classificare meglio i vostri sentimenti e quindi a modellare la vostra vita in modo più conforme alla vostra disposizione: per esempio, a distinguere meglio tra le richieste che vi vengono dall'esterno e le vostre richieste, ad ascoltare di più la vostra intuizione, a conoscere il vostro ritmo, ad accettarlo e infine ad allineare la vostra vita di conseguenza.
Essere molto sensibili è uno stigma nella società di oggi?
L'alta sensibilità come predisposizione non è né positiva né negativa. A seconda di come si svolge la vita e delle esperienze vissute, per le persone altamente sensibili può essere più facile o più difficile convivere con questa predisposizione. Le persone altamente sensibili possono affrontare la vita di tutti i giorni abbastanza bene con alcune strategie.
I critici dicono che l'alta sensibilità è un modo più gentile di descrivere un carattere nevrotico.
Il nevroticismo, cioè l'instabilità emotiva e la vulnerabilità, si manifesta, ad esempio, nella tendenza ad essere ansiosi. Sebbene il nevroticismo e l'alta sensibilità presentino alcune analogie, si tratta di dimensioni diverse della personalità. Inoltre, l'alta sensibilità non deve essere equiparata all'introversione o all'ansia, poiché ciò non renderebbe giustizia al fenomeno. Esistono anche persone altamente sensibili che sono emotivamente stabili ed estroverse.
Inoltre, chiamano le persone altamente sensibili «orchidee» e quelle meno sensibili «denti di leone». Perché?
Si tratta di un'illustrazione: le orchidee reagiscono più fortemente alle condizioni esterne e si esprimono al meglio quando queste sono ottimali. Il tarassaco, metafora dei meno sensibili, è molto diverso. Non si lascia impressionare da nessuna circostanza positiva o negativa. Cresce semplicemente da solo.
La sensibilità si manifesta nel cervello?
Sì, ma finora sono stati condotti solo pochi studi scientifici. Uno studio condotto nel 2011 ha dimostrato un livello più elevato di elaborazione sensoriale quando si guardano due fotografie di paesaggi leggermente diversi. I partecipanti altamente sensibili, la cui attività cerebrale è stata registrata con la risonanza magnetica funzionale (fMRI), non erano più bravi a registrare le sottili differenze tra le due foto, ma percepivano più dettagli degli altri. Un altro studio del 2014 ha concluso che le aree del cervello coinvolte nell'attenzione, nell'empatia, nella motivazione e nel pensare a se stessi e agli altri sono più attive nelle persone altamente sensibili.
Quali sono le altre caratteristiche?
Le persone altamente sensibili tendono a comportarsi in modo più pro-sociale e hanno un buon senso di quando le cose vanno male. Tuttavia, soffrono maggiormente di tensioni negative. Pensano più a lungo e in modo più associativo alle cose e sono quindi più propense a trovare soluzioni creative. Tuttavia, tendono anche a essere meno concentrati, il che viene facilmente interpretato come indecisione. Molti stimoli ambientali li distraggono più rapidamente. Inoltre, poiché percepiscono di più, si esauriscono o si sovraccaricano più rapidamente.
Soffrono per la loro sensibilità?
Non è possibile dirlo con certezza. Dipende interamente dall'ambiente e dalla storia della vita. Alcune persone sensibili purtroppo vivono situazioni più difficili, ma se la cavano meglio di altre in un clima positivo.
Cosa fa bene alle persone altamente sensibili?
È importante avere molto tempo per rilassarsi. Nelle scuole, possono essere utili protezioni dal rumore o cuffie e pause pranzo più lunghe. Anche un buon ambiente sociale è fondamentale.
Perché?
Perché le persone altamente sensibili percepiscono tutti gli aspetti dell'ambiente circostante in modo molto più intenso e ci pensano molto più degli altri. Un ambiente negativo li danneggia quindi molto di più.
«Non tutti i bambini altamente sensibili sviluppano necessariamente dei problemi».
Michael Plüss, psicologo dello sviluppo.
Cosa succede quando i bambini altamente sensibili crescono in un ambiente negativo?
I bambini altamente sensibili che si sentono meno sostenuti e compresi hanno maggiori probabilità di manifestare sintomi depressivi, psicosomatici o legati allo stress. Tuttavia, questo non significa che tutti i bambini altamente sensibili sviluppino necessariamente dei problemi.
In che modo i bambini sperimentano l'alta sensibilità?
Possono percepire tutto ciò come negativo e diventare stressati o sopraffatti più rapidamente. Spesso questi bambini non si rendono conto che la loro sensibilità ha anche molte qualità positive, che hanno qualcosa che gli altri non hanno, come una spiccata empatia o un grande potenziale creativo.
Come potete aiutarli?
Il modo in cui i bambini percepiscono la loro elevata sensibilità dipende anche dall'ambiente in cui vivono. Per esempio, se il bambino è stressato per i compiti, come genitore potreste dire: «Ti stressi più rapidamente degli altri, è vero. Ma forse capisci meglio un argomento o un compito quando ci lavori sopra?». È consigliabile sostenere il bambino affinché riconosca anche gli aspetti positivi della sua espressione. È importante fargli capire che questa caratteristica è anche un punto di forza, non solo una debolezza.
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