Quanto sono pericolosi i giochi?

Giochi per computer - la serie, parte 4

Nelle prime tre parti di questa serie di giochi, ho sottolineato gli aspetti positivi del gioco digitale. E per una buona ragione: quando i genitori pensano al mondo dei videogiochi, di solito pensano solo agli aspetti negativi. Purtroppo, questo è un prerequisito molto sfavorevole per iniziare una conversazione con i bambini.

In ogni caso, spesso hanno la spiacevole sensazione di doversi difendere dalle riserve dei genitori quando giocano. Per questo motivo non accettano l'idea della protezione, ma percepiscono un divieto imminente in ogni discussione. È questo che rende le cose così difficili.

Tuttavia, non c'è dubbio che ci siano diversi pericoli associati al gioco da cui vogliamo proteggere i nostri figli. Tuttavia, per insegnare loro in modo adeguato, dobbiamo prima guadagnarci la loro fiducia quando si tratta di videogiochi.

Come genitori, dovete essere consapevoli di questi sette pericoli:

1. attenzione alle fregature
Da anni l'industria dei giochi realizza enormi profitti nel mercato delle app grazie al modello commerciale sleale del free-to-play. Questo tipo di gioco sembra essere gratuito e «regala» ai giocatori un numero limitato di monete d'oro o di armi, ad esempio. Non appena il numero di monete d'oro o di armi si esaurisce, cosa che accade abbastanza rapidamente, i giocatori possono rifornirsi con pochi soldi. Durante i miei workshop nelle scuole, i bambini mi raccontano spesso di aver speso «accidentalmente» 600 franchi o più per vari giochi. È proprio perché non si rendono conto che dietro c'è un sistema che vale miliardi che dobbiamo spiegarglielo.

2. quando i giochi esercitano pressione
I giochi esercitano una pressione inviando messaggi che attirano i giocatori a rientrare nel gioco, in modo che alla fine spendano denaro. Queste notifiche possono essere disattivate, ma a volte si perdono progressi e contenuti. Un dilemma quasi irrisolvibile.

3. cyberbullismo nei giochi
I bambini e i ragazzi possono essere vittime di abusi e cattiverie non solo sui social network, ma anche nei giochi, quando comunicano con altri giocatori tramite cuffie o chat. Questo può essere sgradevole non solo verbalmente, ma anche attraverso le azioni, ad esempio quando altri giocatori rovinano deliberatamente una mossa e il relativo successo. I genitori raramente notano questa forma di conflitto.

4. I giochi come Eldorado per i pedofili
Il mondo dei giochi online è un luogo molto popolare per i pedofili. Nelle chat di gioco, si fingono giocatori della stessa età e conquistano la fiducia dei bambini. Non metteremo mai abbastanza in guardia i nostri figli dai criminali pedofili. La Prevenzione Svizzera della Criminalità ha affrontato l'argomento per i genitori in un video («Grooming: e tu? Avresti detto di sì?»).

5. sfide con pericolose prove di coraggio
Le sfide non sono giochi in senso classico. Ma queste sfide hanno un carattere ludico sui social network. Può sembrare innocuo quando gli individui si versano addosso un secchio di cubetti di ghiaccio nell'Ice Bucket Challenge. Tuttavia, non è affatto divertente quando si tratta di prove di coraggio che mettono a rischio la vita, come filmarsi davanti a un treno in arrivo o spaventare le mucche al pascolo. Recentemente, una bambina di dieci anni è morta in Sicilia dopo essersi strangolata a morte durante la Blackout Challenge su TikTok.

6 La violenza nei giochi
La violenza nei giochi è, proprio come nei film d'azione, il sale nella minestra. Tuttavia, molti genitori non hanno una buona sensazione quando i loro figli passano il tempo a giocare a giochi violenti. E a ragione! Anche se ad oggi non esiste alcuna prova scientifica che la violenza nei giochi porti automaticamente alla violenza nella vita reale, per me non c'è alcun motivo convincente per cui dovremmo lasciare che i bambini partecipino a una guerra virtuale o a una casa dell'orrore con gli zombie. Le motivazioni dei bambini e dei giovani sono chiare: da un lato, stanno esplorando il loro desiderio di paura, dall'altro, all'età di dodici anni, pensano di essere particolarmente audaci se giocano a sparatutto che sono vietati per la loro età a partire dai 18 anni. Questo può essere comprensibile, ma i giochi brutali non hanno posto nelle mani dei bambini.

7 Il pericolo della dipendenza
Quando i genitori vedono quotidianamente quanto sia difficile per i loro figli staccarsi dai giochi e non trovare una fine, la paura di una possibile dipendenza è particolarmente grande. Sebbene la diagnosi di «disturbo da gioco» sia stata inclusa nell'undicesima revisione della Classificazione Internazionale delle Malattie (OCD-11) nel 2019, c'è ancora disaccordo tra gli esperti. Cosa crea dipendenza: il gioco, il modo in cui il bambino lo affronta, la durata o la perdita di controllo? Se i bambini giocano troppo, il loro comportamento di gioco diventa problematico o abusivo nella maggior parte dei casi, ma non sempre equivale a dipendenza. I limiti di tempo sono necessari, anche se difficili da far rispettare. Spesso, quindi, non si tratta di un problema di dipendenza, ma di un problema di genitorialità. Mi sembra particolarmente importante citare un altro pericolo, di solito insidioso: la mancanza di parole nell'uso dei media da parte dei bambini. Quando i bambini scoprono i giochi come attività preferita per il tempo libero in giovane età, sono spesso abbandonati a se stessi. Il gioco digitale diventa rapidamente il luogo di ritiro ideale. Perché hanno difficoltà a gestire se stessi. Perché la pubertà li confonde. Perché le esigenze quotidiane sono più difficili per loro. E perché il gioco dà loro sicurezza. Per proteggerli dai potenziali pericoli del gioco, dobbiamo ascoltarli con genuino interesse quando ci raccontano le loro avventure digitali e riconoscere le loro indubbie capacità. Se non si mantiene un dialogo precoce con i propri figli, non si riuscirà a convincere un sedicenne.