«Mio figlio mi fa da specchio ogni giorno».

Dico a

Mara, 33 anni, è madre di due bambini di 5 e 10 anni e si riconosce nei dubbi del figlio.

"Sembra banale: Se non si ama se stessi, non si possono amare gli altri. Ecco perché penso che sia così importante per noi genitori guardare dentro di noi e vedere se siamo stati amati per il nostro bene da bambini. Nel mio caso, la nascita del mio primo figlio ha innescato questo processo. Mio figlio rispecchiava tutte le mie insicurezze, ogni giorno. Mi ha costretto a lavorare su me stessa, a riconoscere i miei schemi, a guardare tutto ciò che era o è stato sepolto o soppresso. Solo grazie a lui ho imparato ad avere fiducia in me stessa e ad amare me stessa. Ed è solo grazie a lui che sono in grado di dare l'esempio ai miei figli, ad esempio parlando apertamente e onestamente dei miei sentimenti. Se riusciamo a mostrare ai nostri figli (non solo verbalmente) quanto sia importante credere in se stessi per primi, non getteranno subito la spugna o si nasconderanno sotto una coperta quando perderanno. Quando mio figlio si lamenta di un brutto voto, cerco di fargli capire che questo esame non del tutto riuscito è un messaggio per lui e di guardare insieme a lui a quanti errori sono stati commessi. Se mi ostinassi a parlare di un brutto voto, non farebbe altro che aumentare i suoi dubbi.

Sono convinto che dobbiamo dare più peso ai nostri punti di forza. Sono la nostra fonte di forza.

Preferisco quindi cercare di insegnargli a trovare una soluzione in modo che il suo voto migliori nel prossimo esame. Il mio obiettivo è aiutarlo a trovare la soluzione da solo. Altri esempi sono le dispute sociali o l'esclusione da un gruppo. In questi casi, l'autostima del bambino ne risente, si chiude in se stesso, prova vergogna e ingiustizia. Nel peggiore dei casi, pensa di essere sbagliato nel suo modo di essere. In questi casi, ascolto mio figlio e gli permetto di esprimere il suo cuore. Quando si è un po' calmato, gli chiedo se ha imparato qualcosa dalla situazione. Cerco di fargli capire che anche le esperienze negative hanno uno scopo, che possiamo imparare da esse e svilupparci ulteriormente. Purtroppo, a mio avviso, non esiste un manuale che ci indichi come rafforzare la fiducia in se stessi dei nostri figli. Ma ogni mamma può sicuramente iniziare a mettersi in discussione, a liberarsi gradualmente delle proprie insicurezze e a scoprire chi è veramente. Allo stesso tempo, sono convinta che dobbiamo dare più peso ai nostri punti di forza. Sono la nostra fonte di forza. Non dobbiamo essere perfetti, ma dobbiamo essere felici con noi stessi. Se riusciamo a trasmettere questo ai nostri figli, stiamo facendo un buon lavoro di accettazione di noi stessi".

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Questo articolo fa parte del dossier online "Il bambino forte". Coraggioso, comunicativo, forte: questo è probabilmente ciò che ogni genitore desidera che il proprio figlio sia. Ma cosa aiuta e cosa ostacola lo sviluppo di questa fiducia in se stessi? Per saperne di più su questo argomento, leggete qui.

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