Il mio bambino, il mio smartphone e io ...
Al parco giochi, all'asilo, in salotto: per controllare le e-mail, rispondere a un messaggio WhatsApp, controllare le previsioni del tempo. Ancora e ancora. Sinceramente, quante volte avete detto a vostro figlio questa settimana: «Aspetta, ho tempo per te tra un minuto, devo solo...»? La presa del cellulare è spesso automatica.
Recentemente, i ricercatori del progetto tedesco «Menthal Balance», che monitorano il comportamento di 60.000 utenti di smartphone tramite un'app, hanno scoperto che ogni utente accende il proprio smartphone 88 volte al giorno. Ciò equivale a una stima di 8 ore di sonno, quindi ogni 10 minuti.
È proprio questa distrazione costante che il pediatra di Basilea Cyril Lüdin ha recentemente criticato in un'intervista a questa rivista: "Quando siamo in contatto con il nostro bambino, dobbiamo essere emotivamente e mentalmente coinvolti. Se siamo sullo smartphone, non siamo veramente disponibili. Questo significa che anche i più piccoli non hanno un dialogo linguistico e quindi capacità comunicative". Altri esperti si spingono oltre e avvertono che i bambini svilupperanno problemi relazionali duraturi se non ricevono sufficienti attenzioni dai genitori.
I bambini si sentono trascurati
In uno studio «Digital Diaries», il provider olandese di sicurezza Internet AVG ha chiesto a 6.000 famiglie di nove Paesi come i telefoni cellulari influenzano il rapporto tra genitori e figli. Il 54% dei bambini tra gli 8 e i 13 anni si lamenta: «Stai sempre a guardare il cellulare!», il 32% si sente poco importante quando i genitori fissano troppo spesso lo schermo: «Il cellulare è più importante per te che per me». Soprattutto perché i genitori continuano a guardare il cellulare durante le conversazioni e le attività comuni.
Ci sono buoni motivi per cui i genitori devono riprendere il controllo dei loro cellulari. Forse i consigli che seguono vi saranno utili:
- Öffnungszeiten: Schalten Sie die Benachrichtigungen über Neueingänge aus und checken Sie Ihre Arbeitsmails nur zu festgelegten und kommunizierten Zeiten. Ausnahmen sind möglich, aber nicht zu oft.
- Ruhemodus: Versetzen Sie Ihr Handy in den Ruhemodus und lassen Sie es in der Tasche oder legen Sie es mit dem Bildschirm nach unten hin.
- Informieren: Sagen Sie Ihrem Kind, was Sie am Handy tun und wie lange es dauert – und halten Sie sich auch daran.
- Fokus: Notieren Sie kurz, was Sie am Handy machen wollen, bevor Sie es entsperren. Erledigen Sie dann auch nur das. Das mag umständlich erscheinen. Versuchen Sie, konsequent mit sich selbst zu sein, plötzlich wird es zum Automatismus.
- Ehrlichkeit: Gestehen Sie Ihrem Kind Ihre Schwäche, dem Onlinesog nicht immer widerstehen zu können. Zeigen Sie ihm, wie man mit Schwächen umgehen kann.
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