I bambini devono anche affrontare la minaccia del diritto penale

Ciò che molti genitori e giovani non sanno: Se i ragazzi di età inferiore ai 16 anni inviano contenuti pornografici ai loro coetanei tramite il telefono cellulare, sono perseguibili penalmente.

L'anno scorso, nel Cantone di Zurigo, il numero di adolescenti denunciati per reati di pornografia è triplicato rispetto all'anno precedente. Molti ragazzi non si rendono conto che, anche se hanno meno di 16 anni, sono comunque perseguibili ai sensi del Codice penale svizzero se rendono accessibili ai loro coetanei contenuti pornografici o violenti. Il mezzo scelto è solitamente WhatsApp. Secondo l'operatore, il suo utilizzo è consentito solo a partire dai 16 anni. Tuttavia, questa è più che altro una regola dietro la quale l'operatore si nasconde, visto che nove su dieci giovani sotto i 16 anni usano regolarmente Whatsapp.
Cosa possono fare i genitori per evitare di ricevere improvvisamente la visita della polizia e di vedere il proprio figlio coinvolto in un procedimento penale? Vietare Whatsapp con la motivazione che è consentito solo a partire dai 16 anni è irrealistico. L'applicazione fa parte della cultura giovanile e non viene utilizzata dalla stragrande maggioranza per inviare contenuti illegali.

Portare il tema in classe

Raccomando ai genitori dei minori di 16 anni di accordarsi con i loro figli: Fino a quando non si riconosce una certa maturità, i genitori dovrebbero avere il diritto di guardare le chat. Non prendervi parte, sarebbe semplicemente imbarazzante, soprattutto per gli adolescenti. Se i genitori si imbattono in contenuti rilevanti ai fini del diritto penale, devono discuterne con i figli e i loro coetanei. La scuola e i servizi sociali possono essere in grado di aiutare senza dover coinvolgere subito la polizia. Già che ci siamo: I genitori dovrebbero incoraggiare la scuola a includere l'argomento nelle lezioni. Se i bambini sanno che una visita della polizia e un procedimento penale sono imminenti, sono più restii a condividere tali contenuti.
È un atteggiamento prudente? Sì e no. I ragazzi adolescenti trovano eccitanti i contenuti pornografici, fanno parte del mondo che stanno scoprendo. I genitori devono quindi tollerare anche l'erotismo «hot» e mantenere la palla il più possibile piatta. Tuttavia, dobbiamo intervenire quando si tratta di contenuti che mettono a disagio noi adulti e ci danno una sensazione di disagio o di allarme. Questo fa parte del nostro compito educativo.

Michael In Albon ist Beauftragter Jugendmedienschutz und Experte Medienkompetenz von Swisscom.
Michael In Albon è responsabile della protezione dei giovani dai media ed esperto di alfabetizzazione mediatica presso Swisscom.

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