«Dobbiamo raggiungere i bambini che non si muovono di propria iniziativa».
Signora Kriemler, imparare a camminare e a nuotare, lanciare una palla: i bambini piccoli si muovono spontaneamente, pieni di gioia e di orgoglio per i loro progressi. L'allarme lanciato dall'OMS, secondo cui l'80% dei bambini e dei giovani soffre di una mancanza di attività fisica, è quindi sorprendente. Quando e perché i nostri bambini perdono il divertimento dell'attività fisica?
In età prescolare, molti bambini sono ancora sufficientemente attivi e si divertono a fare attività fisica. Questo è il momento in cui è particolarmente importante: Offrire opportunità e sensibilizzare i genitori, soprattutto quelli per i quali l'esercizio fisico è un concetto sconosciuto.
Una diminuzione importante dell'attività fisica si verifica quando i bambini iniziano la scuola. Da un giorno all'altro devono stare seduti ai banchi di scuola invece di scatenarsi all'aperto. Il secondo nemico dell'attività fisica è il viaggio verso la scuola, che spesso avviene in modo passivo. E il terzo nemico dell'attività fisica sono probabilmente i media, che danno la priorità alle vittorie nei loro resoconti.
Sarebbe ideale se i programmi sportivi fossero gratuiti, in modo che tutti i bambini e i giovani possano avere le stesse opportunità di praticare sport.
Questo ha un effetto particolarmente negativo sul gruppo di bambini e giovani che non amano l'esercizio fisico o non sperimentano l'integrazione sociale attraverso lo sport. Dobbiamo raggiungere questi bambini e giovani e rendere l'esercizio fisico e lo sport un'esperienza desiderabile. Questo è possibile solo con il credo: divertimento con gli amici.
È generalmente riconosciuto che l'esercizio fisico ha un effetto positivo sullo sviluppo e sulla salute dei bambini. I genitori e le scuole hanno bisogno di maggiori informazioni su questo argomento?
Non è mai troppo, ma dobbiamo stare attenti a non sembrare degli apostoli. Soprattutto in considerazione del fatto che sempre più bambini frequentano le scuole diurne e quindi hanno meno tempo libero, è importante che lo sport si svolga nel loro tempo libero. Questo può avvenire anche durante la pausa pranzo a scuola o dopo.

Sarebbe ideale se i programmi sportivi fossero gratuiti per tutti, in modo che tutti i bambini e i giovani possano avere le stesse opportunità di fare esperienze sportive. Un'offerta di questo tipo raggiungerebbe sicuramente anche quei bambini che non si «muovono» di loro spontanea volontà.
Lei fa ricerca nel campo della pediatria e della medicina dello sport da molti anni: oltre al fenomeno della «mancanza di voglia di fare esercizio», osserva anche una tendenza al «troppo sport»?
Il divario si sta allargando. La specializzazione avviene prima, le ambizioni di successo aumentano: questo fa parte della nostra società. I disturbi alimentari, ad esempio, compaiono laddove la grazia o il basso peso corporeo sono considerati un fattore di successo. Molte ragazze fanno esercizio fisico eccessivo per mantenere il loro «ideale di bellezza». Ci sono anche storie di abusi come il doping, la solitudine e persino la violenza sessuale. Fortunatamente si tratta di fenomeni marginali, ma ognuno di essi è decisamente troppo!