Bambino, informati!

Ogni bambino ha dei diritti, tra cui il diritto all'informazione. Ma come informare correttamente il bambino e su cosa?

La Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è una pietra miliare per un mondo più a misura di bambino. Ogni persona di età inferiore ai 18 anni gode di diritti garantiti, tra cui il diritto all'informazione. In linea di principio, ciò significa che i bambini hanno il diritto di accedere liberamente a informazioni e media adatti a loro. L'obiettivo è quello di incoraggiare l'interesse dei bambini a reperire informazioni nella vita familiare di tutti i giorni.
Non esiste una risposta definitiva alla domanda su come suscitare l'interesse dei bambini per questi argomenti. Essere ben informati come genitori è un importante requisito di base. Inoltre, è importante continuare a parlare ai propri figli di questo diritto. E che questo va di pari passo con altri diritti di partecipazione, come la libertà di espressione.
Tuttavia, i bambini potranno identificarsi con il loro diritto individuale all'informazione solo se potranno sperimentarne gli effetti in prima persona e sentirsi riconosciuti come partner paritari nelle loro decisioni.

Un'importante funzione chiave

L'accesso ai media a misura di bambino è una parte importante del diritto all'informazione (dei bambini). Con i nuovi media, il divario informativo si sposta spesso a favore dei bambini e dei giovani. Come genitori, avete il dovere di tenervi aggiornati, altrimenti non sarete in grado di svolgere un'importante funzione chiave: la traduzione di informazioni rilevanti per i bambini.
Ciò riguarda non solo il diritto, ma anche la protezione da informazioni eccessive, false o dannose e discriminatorie. Ad esempio, se un giovane carica online immagini pornografiche, deve sapere che sta commettendo un reato.
Ci sono due motivi per cui è positivo per la famiglia che i bambini siano trattati in modo equo. Da un lato, i genitori aprono la strada alla maturità dei figli. Dall'altro, porta a uno scambio onesto ad altezza d'uomo. Queste discussioni possono essere arricchenti anche per i genitori, perché li incoraggiano a mettere in discussione il proprio comportamento e i propri schemi di pensiero.


All'autore:

Christian Possa ist Fachperson Kommunikation und schreibt über das Engagement der Stiftung Kinderdorf Pestalozzi im In- und Ausland.
Christian Possa è uno specialista della comunicazione e scrive sulle attività della Fondazione Pestalozzi per i bambini in Svizzera e all'estero.

Informazioni sulla Fondazione Pestalozzi per l'infanzia

La Fondazione Pestalozzi per l'infanzia è un'organizzazione di aiuto all'infanzia attiva a livello internazionale. I bambini e i giovani sono al centro delle sue attività dal 1946. Il Villaggio per bambini di Trogen è un luogo di costruzione della pace, dove i bambini svizzeri e stranieri imparano a gestire le differenze culturali e sociali attraverso lo scambio. In dodici Paesi del mondo, la Fondazione offre ai bambini svantaggiati l'accesso a un'istruzione di qualità.
www.pestalozzi.ch