«Aiuto! Il fidanzato di nostra figlia vuole andare in vacanza con la famiglia».

Nostra figlia ha 15 anni e vuole davvero portare il suo ragazzo, 16 anni, in vacanza con la famiglia in Italia. "Altrimenti non ci vado", minaccia. Ma noi preferiamo stare tra di noi a Rimini. Avete qualche consiglio?
Ralf, 44 anni, e Edith, 41 anni, Wolhusen LU
Cosa dice il nostro team di esperti:
Nicole Althaus: Nun ja, ich verstehe ihre Tochter. Sommer, Sonne, Meer und Sand. Das will man mit 15 mit der neuen Liebe teilen, nicht mit den alten Eltern. Und ich verstehe Sie. Ruhe, Entspannung, Lockerheit. Das geht einfacher im Familienkreis. Wie wärs mit einem Kompromiss: Die Tochter kommt nach Rimini, darf dafür ein verlängertes Wochenende mit dem Freund wegfahren. Allein. Ist doch viel cooler. Und nicht vergessen: Sie sitzen am längeren Hebel, Ihr Töchterchen ist erst 15 und hat zu tun, was Sie sagen.
Nicole Althaus
Capisco sua figlia. Estate, sole, mare e sabbia. È questo che vuoi condividere con il tuo nuovo amore a 15 anni, non con i tuoi vecchi genitori. E capisco anche lei. Pace e tranquillità, relax, un atteggiamento rilassato. È più facile con la famiglia. Che ne dite di un compromesso: la figlia viene a Rimini, ma può partire per un lungo weekend con il suo ragazzo. Da sola. È molto più fresco. E non dimenticate: voi avete il coltello dalla parte del manico, vostra figlia ha solo 15 anni e deve fare quello che dite voi.
Tonia von Gunten: Bei allem Verständnis für die junge Liebe – sagen Sie Ihrer Tochter: «Ich möchte die Ferien dieses Jahr gerne ohne deinen Freund und nur mit unserer Familie erleben. Hoffentlich kannst du dich damit abfinden und kommst trotzdem mit, das würde uns freuen.» Es gehört zum Elternsein, sich bei seinen Kindern ab und zu unbeliebt zu machen.
Tonia von Gunten
Con tutto il rispetto per l'amore giovanile, dite a vostra figlia: «Quest'anno vorrei passare le vacanze senza il tuo ragazzo e solo con la nostra famiglia. Speriamo che tu riesca ad accettarlo e a venire con noi comunque, ci farebbe piacere». Essere genitori significa anche rendersi impopolari con i propri figli, di tanto in tanto.
Peter Schneider: Ihr Wunsch ist verständlich; aber ganz offensichtlich nicht der Ihrer Tochter, die lieber nicht «unter uns» sein möchte. Eine 15-Jährige ein paar Tage alleine zu Hause zu lassen, halte ich für keine gute Idee. Ausser, sie ginge mit ihrem Freund in ein Ferienlager. Es gilt also, zwei Übel abzuwägen: Das eine ist ein ferienzwangsverpflichteter unzufriedener Teenager. Das andere der mitreisende Freund, der Ihre Tochter glücklich macht und Ihnen vielleicht wieder jene Zweisamkeit ermöglicht, die eine quengelnde Tochter versaut hätte. Mit anderen Worten: So übel ist das zweite Übel vielleicht gar nicht.
Peter Schneider
Il suo desiderio è comprensibile, ma ovviamente non quello di sua figlia, che preferirebbe non essere «tra noi». Non credo sia una buona idea lasciare una quindicenne da sola a casa per qualche giorno. A meno che non vada in campeggio con il suo ragazzo. Quindi ci sono due mali da valutare: Uno è un'adolescente infelice costretta ad andare in vacanza. L'altro è il fidanzato che viaggia con voi, che renderà felice vostra figlia e forse vi restituirà l'affiatamento che una figlia assillante avrebbe rovinato. In altre parole, il secondo male potrebbe non essere poi così male.


Il nostro team di esperti:
Nicole Althaus, 47 anni, è editorialista, autrice e membro del comitato editoriale della "NZZ am Sonntag". In precedenza è stata caporedattore di "wir eltern" e ha avviato e gestito il blog delle mamme su "Tagesanzeiger.ch". Nicole Althaus è madre di due figli di 15 e 11 anni.
Tonia von Gunten, 42 anni, è coach di genitori, educatrice e autrice. Gestisce elternpower.ch, un programma che mira a portare nuova energia nelle famiglie e a rafforzare le capacità relazionali dei genitori. Tonia von Gunten è sposata e madre di due bambini di 9 e 6 anni.
Peter Schneider,
lavora come psicoanalista ed editorialista a Zurigo. Fino al 2017 è stato professore di psicologia dello sviluppo e dell'educazione a Brema; attualmente insegna storia e teoria scientifica della psicoanalisi a Berlino.
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