Ahi, detronizzato!
Pannolini che esplodono, capricci degni di un Oscar, costruzioni appuntite sul pavimento: non vorrei che la maggior parte delle cose che compongono gli anni dei bambini tornassero indietro. Ma quello sguardo. Quel saltellare e strillare entusiasta solo perché entro nella stessa stanza... Cosa darei per poterlo rivivere! Oggi ricevo occhiate esasperate e sospiri solo perché oso esistere.
Come genitore di un bambino e di una bambina, non si può sbagliare molto. D'accordo, questo mestiere di genitore è ancora nuovo, i piccoli non sanno dire nulla e tu brancoli in una nebbia di congetture e stanchezza. Ma non appena si prende in braccio il proprio figlio e lo si guarda, esce il sole. Ci guardano con gioia, anche se siamo coperti di macchie da allattamento. Ridono a crepapelle solo perché facciamo una scoreggia con le labbra. Come mamma e papà di un bambino piccolo, siete una star in un mondo senza critici.
«Beh, mamma, credo che la signora Büttiker della ginnastica per bambini sia MOLTO più bella di te. Ed è anche più brava!».
Purtroppo, negli anni a venire, vediamo come il bagliore dei bambini si spegne, come si insinuano piccoli dubbi sul nostro status. «Ma la maestra dice che i pomodori sono frutta, non verdura». Per un po', riusciamo a convincerci a non farlo dicendo: «Sì, certo, si può vedere in questo modo...». Ma sentiamo che la nostra stella sta affondando, mentre altre si alzano e brillano di più. E a un certo punto, quando stiamo lottando in una giornata grigia e noiosa come genitori, arriva: «Beh, mamma, penso che la signora Büttiker della ginnastica per bambini sia MOLTO più bella di te. Ed è anche più brava!».
Ahi, detronizzato! Proprio così, accanto al tavolo da pranzo friabile. Senza tener conto del fatto che abbiamo cambiato 5000 volte i pannolini di questa creatura ingrata. Tutto dimenticato. Il nostro bonus annullato, spinto giù dal trono di genitore.
Gli atteggiamenti adolescenziali: La mamma viene retrocessa da star a stagista
Quando il bambino diventa adolescente, non abbiamo nemmeno un ruolo in più nel suo film. Siamo sotto lo sguardo più critico di tutti i tempi. Declassati direttamente da star a stagisti non retribuiti che possono offrire loro un servizio a cinque stelle 24 ore su 24 ed essere pagati per questo.
Prima non potevamo fare nulla di sbagliato, ora improvvisamente non possiamo fare nulla di giusto. Le parole che abbiamo scelto? «Wow, non cercare di parlare come noi, è così imbarazzante!». Il nostro stile di arredamento? «Ma questa roba soffice dovrebbe essere iugulata o cosa?». I nostri vestiti? «Beh, quei jeans non ti sarebbero stati bene nemmeno 20 anni fa». I nostri lavori? «Devi essere così stupido da lasciarti sfruttare in questo modo!». Le nostre scelte, i nostri valori, il nostro aspetto: tutto così incasinato.
Per una volta voglio essere davvero sotto i riflettori! Come ci riesco? Organizzare una festa a sorpresa con DJ Antoine, ordinare un elicottero, far volare Justin Bieber e Hailey Baldwin con una giacca di pelle alla moda come abito da festa per ogni ospite?
Sono sicura che sarebbe un successo. Fino al momento in cui voglio essere raggiante. Mamma alla mia festa? Imbarazzante!
Quindi preferisco guardare le foto del bambino raggiante e lamentarmi: «Era bello il mio trono allora...».
Immagine: Fotolia

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