Quando il proprio figlio ti dà sui nervi

Signora Cina, «I bravi genitori reagiscono sempre con calma ai comportamenti ostinati o aggressivi dei loro figli». Quanto è realistica questa convinzione?

Essere sempre in grado di soddisfare questo requisito è un'illusione. L'aggressività non fa certo parte dell'immagine ideale di una famiglia, ma purtroppo è una realtà. Il comportamento ostinato è comune e stressante per i genitori. Se il tempo stringe, le mamme e i papà sono esausti e il bambino si rifiuta con veemenza di giocare, questo spinge mamma e papà ai limiti della pazienza. Se il bambino reagisce in modo aggressivo, è ancora più difficile mantenere la calma.

L'aggressività scatena anche qualcosa nei genitori: Una sensazione di ingiustizia, richieste eccessive, delusione o impotenza. Il cervello segnala un «allarme» e gli ormoni dello stress mettono il corpo in modalità di difesa o di lotta. Il pensiero razionale diventa difficile, gli automatismi prendono il sopravvento.

Come possono i genitori disinnescare la situazione?

Chiedetevi: come posso comportarmi senza svalutare o ferire il bambino? Perché quando si arriva al dunque, i genitori sono i più forti. Osservate quando un bambino si arrabbia o reagisce. Forse è troppo stanco e non riesce più a reagire bene? Oppure ha difficoltà a gestire i limiti? I genitori dovrebbero adattare la loro risposta a seconda della situazione.

Le scuse aprono l'opportunità di discutere la situazione con l'altro e di vedere cosa si può cambiare.

È altrettanto importante che i genitori si interroghino: cosa scatena in me lo stress? Come reagisco poi? Solo quando questo è chiaro, posso decidere consapevolmente di reagire in modo diverso invece di urlare sempre. Infine, ma non meno importante: essere testardi significa «non voglio». Tutti in famiglia devono imparare a gestire la propria e l'altrui volontà e i propri desideri!

Che consigli ha per le mamme e i papà che si arrabbiano e fanno rumore nonostante le loro buone intenzioni?

Perché non chiedere scusa? Questo dimostra ai bambini che riconosciamo di aver fatto qualcosa che non andava bene. Si apre l'opportunità di discutere la situazione tra di noi e di vedere cosa si può cambiare. I genitori non devono aspettarsi che i figli approvino il comportamento dei genitori o ammettano di aver commesso un errore. Soprattutto, è importante che il conflitto venga rimesso da parte e che tutti possano confrontarsi pacificamente.