Dipendenza online: Nel vortice dei media

Oltre l'undici per cento dei bambini e dei giovani sono considerati a rischio di dipendenza a causa del loro consumo online. Dove vede i rischi per le nuove generazioni?

Gli smartphone hanno trasformato i media digitali in perditempo. Le allettanti offerte nel settore dei giochi e dei social media sono programmate in modo tale da indurre gli utenti a creare il legame più forte possibile. I sofisticati meccanismi di ricompensa possono portare rapidamente a una perdita di controllo sul consumo. I bambini e i giovani sono particolarmente suscettibili a questa perdita di controllo, poiché la loro capacità di autocontrollo non è ancora pienamente sviluppata a causa di condizioni neurologiche.

Un ulteriore pericolo per i bambini si presenta quando le cose non vanno bene nella vita reale, sia a scuola che con i genitori o gli amici. I mondi virtuali offrono una perfetta esperienza di compensazione del successo. Si crea un'attrazione e il rischio di dipendenza aumenta, con il risultato che il mondo virtuale diventa più importante di qualsiasi altra cosa.

Come fanno i genitori a riconoscere che questa attrazione sta diventando troppo forte per il loro bambino? E cosa consigliate?

I segnali di allarme si hanno quando il consumo di media continua ad aumentare, nonostante gli effetti negativi sulla scuola, sulle amicizie reali, sulle altre attività del tempo libero e sulla famiglia. A questo punto sono necessari confini chiari e dialogo per trovare la via d'uscita più equa possibile dalla spirale negativa. Spesso è necessario un aiuto professionale esterno e un sostegno positivo.

Molti genitori desiderano un approccio più rilassato ai media digitali. Vogliono allontanarsi dalle continue ammonizioni e discussioni in famiglia. Come si può raggiungere questo equilibrio?

Un sano equilibrio della vita digitale richiede regole e confini chiari, idealmente anche prima che i dispositivi siano disponibili. I bambini e i giovani sono di solito sopraffatti dalla necessità di controllare i propri consumi, quindi i conflitti sono inevitabili. Questo accadeva già nelle generazioni precedenti con altri problemi. L'obiettivo di uno sviluppo sano non è quello di non avere conflitti, ma di imparare a gestirli in modo costruttivo.