Come la mania del bucato ha quasi portato alla separazione
Quando Anaïs e Olivia erano piccole, la lavatrice veniva usata ogni giorno. Non c'era altro modo in una famiglia di quattro persone. I bambini devono poter essere bambini e vivere la loro infanzia senza preoccuparsi delle macchie del bucato. E così la sera i vestiti avevano spesso un aspetto avventuroso. Noi genitori gestivamo la montagna di biancheria e decidevamo quando un capo di abbigliamento poteva essere indossato per più di un giorno. Così è stato, fino all'inizio della pubertà.
Arrivò il giorno in cui Anaïs e Olivia iniziarono a lavarsi da sole... e il dramma ebbe il suo corso. Alle mie bambine piace cambiarsi i vestiti un paio di volte al giorno. Nel migliore dei casi, i vestiti appena indossati vengono gettati con noncuranza nel cesto della biancheria, nel peggiore giacciono stropicciati in giro per la stanza, dove finiscono nel cesto della biancheria solo qualche giorno dopo. Spesso le persone lavano solo il capo specifico che vogliono indossare. Di conseguenza, la lavatrice viene avviata in fretta e furia e spesso funziona con un solo capo di abbigliamento. Una follia ecologica.
Quindi, se devo fare in fretta, è facile che il mio bucato venga lavato insieme a quello delle mie figlie. Quello che può succedere va oltre la mia immaginazione e dovrebbe essere trasformato in un film di Hollywood.
«I diamanti sono i migliori amici di una ragazza».
Una sera, io e la mia ragazza eravamo comodamente sdraiati a letto, quando all'improvviso lei armeggiò all'altezza della schiena come se qualcosa le desse fastidio e alla fine tirò fuori qualcosa. Si alzò bruscamente e accese la lampada del comodino. Ha tenuto questa cosa alla luce e poi me l'ha mostrata con rimprovero, accompagnata dalla domanda irritata: «Cos'è questo?».
Un anello da donna! Riuscivo a capire quasi tutto senza lenti a contatto e in quel momento dovevo sembrare piuttosto stupida. Ero così sbalordita che non sapevo nemmeno cosa dire. Purtroppo questa reazione non aiutò la mia credibilità e l'umore della mia amica toccò il fondo.
Mentre stava per fare le valigie, ho unito i miei pensieri e ho cercato di spiegare. Probabilmente l'anello era rimasto impigliato nel mio copripiumino quando era stato lavato insieme a un paio di pantaloni lavati con noncuranza e con le tasche vuote, appartenenti a una delle mie figlie.
Il gentile lettore capirà che la mia amica trovava questa «catena causale» molto avventurosa. Si fermò per la notte, ma il bacio della buonanotte non me lo ricordo.
Il giorno dopo, il mistero fu risolto: Era davvero l'anello al dito di Anaïs e tirai un sospiro di sollievo. Come questo anello sia finito nel mio letto rimarrà per sempre un mistero. Di conseguenza, l'umore della mia ragazza rimase un po' depresso; «I diamanti sono i migliori amici di una ragazza» non si applicava di certo al nostro dramma del bucato. Eppure... se mai avessi voluto chiederle di sposarmi, avrei saputo dove nascondere l'anello!
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